1 Costretto all'attività domenicale, punto ad una solitaria in luogo fresco. Peccato che alla partenza, a dispetto dell'ora, faccia già caldo. |
2 La strada per i laghi Arpone è ombreggiata, ma l'afa non perdona |
3 Lunga sosta all'altezza dei laghi, per far passare una carovana di stranieri zuzzusi |
4 A quota 2000 continua a far caldo, intravedo la possibilità di una via crucis |
5 Il lago del Moncenisio, insolitamente verde |
6 Attacco la salita per il Malamot a velocità pedonale; mi sorpassano però solo le bici elettriche |
7 Strada in buono stato, salvo una piccola frana tattica |
8 Dopo il bivio del lago la strada si impenna, e la bollitura è completa. |
9 Le bici elettriche sono già di ritorno, e io ancora in salita |
10 Il ghiacciaio della Vanoise mi consola poco; la foschia impedirà di fare una solo foto decente. |
11 Agonizzando, arrivo comunque in sella al forte, dove conto di fermarmi a lungo. |
12 Nonostante i 2800 e rotti metri di quota, al sole non riesco a stare, per fortuna c'è l'ombra della casermetta |
13 Invoco qualche nuvola che copra un pochino il sole |
14 Dopo un bel pò, rimango solo in compagnia di animali |
15 Le tanto sospirate nuvole arrivano, ma minacciose |
16 Mi avvio quindi in discesa: il maltempo sul Moncenisio l'ho provato una volta che spero rimanga l'ultima. |
17 La discesa verso il Pattacroce, che farò perlopiù a piedi |
18 La bella strada che scende dal forte; anche qui solo animail |
19 Rientro in tranquillità, il nuvolame era solo una finta. |
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21 La discesa verso Bar Cenisio sembra non finire mai! |
22 Chiudo con la meritata birra al bar del tornante, gustando le varietà dei gas di scarico delle millemila moto in piega. |
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